lunedì 30 maggio 2016

"Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte" - Mark Haddon



Trama (dal libro): Quando scopre il cadavere di Wellington, il cane barbone della vicina, Christopher Boone capisce di trovarsi davanti a un o di quei misteri che il suo eroe, Sherlock Holmes, era così bravo a risolvere. Perciò incomincia a scrivere un libro mettendo insieme gli indizi del caso dal suo punto di vista.
E il suo punto di vista è davvero speciale. Perché Christopher soffre della sindrome di Asperger, una forma di autismo, e ha un rapporto molto problematico con il mondo. Odia essere toccato, odia il giallo e il marrone, non mangia se cibi diversi vengono a contatto l'uno con l'altro, si arrabbia se i mobili di casa vengono spostati, non riesce a interpretare l'espressione del viso degli altri, non sorride mai. Adora la matematica e l'astronomia, e uno dei suoi pensieri preferiti è immaginare di essere l'ultimo uomo sopravvissuto sulla Terra, o l'unico marinaio a bordo di un sottomarino nelle profondità dell'oceano.
Scrivendo il suo libro giallo, e ripensando a romanzi come Il mastino dei Baskerville, Christopher inizia a far luce su un mistero ben più importante di quello del cane barbone. Come è morta sua madre? Perché suo padre non vuole che lui faccia troppe domande ai vicini? Per rispondere a queste domande dovrà intraprendere un viaggio iniziatico in treno e in metropolitana, in luoghi e situazioni che prima di allora avrebbe trovato intollerabili, approdando a una sorta di età adulta, orgoglioso di sapersi muovere nel mondo caotico e rumoroso degli altri.

Recensione ed analisi.
Nonostante il libro sia molto corto, il contenuto è di gran lunga molto sostanzioso e incline alla riflessione per tutta la durata della lettura. Sin da subito viene presentato il protagonista Christopher in prima persona e tutta la storia ruota intorno al suo punto di vista molto speciale. Christopher racconta di ciò che accade nella sua vita di tutti i giorni, delle sue passioni e dei suoi pensieri in una sorta di libro indagine-diario; dapprima decide di scrivere un libro giallo intorno all'omicidio del cane della vicina, Wellington, fino a concentrarsi più su se stesso e sulla sua famiglia.
Si può notare un cambiamento tra le due cose e questo porta Christopher in un processo di progresso personale, come affrontare e reagire a situazioni che mai sarebbe riuscito a far fronte.
Si arriva alla fine con un Christopher sicuramente più cresciuto rispetto all'inizio e il lettore cresce insieme a lui.

Stile di scrittura.
Lo stile è certamente quello di un adolescente, molto semplice e scorrevole, e lo scrittore è stato molto bravo; probabilmente se ci venisse dato questo libro coprendo il nome dell’autore, mai avremmo potuto dire che è stato un adulto a scriverlo.

Consigliato a tutti, indistintamente.

Valutazione: 9

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