giovedì 2 maggio 2013

{ Quote Three .

«Ho informazioni da darti. "Buone" o "cattive" è l'abito soggettivo con cui deciderai di vestirle», dice l'archivista Carrie Storch, senza il minimo segno di ironia, ricordandomi che in questo ambiente quanto più si è bravi con i libri tanto meno si è dotati di abilità relazionali.

[cit. Beecher]
Dal libro "L'archivio proibito" di Brad Meltzer.


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mercoledì 1 maggio 2013

"In verità è meglio mentire" - Kerstin Gier

Tempo record, un altro libro!




Questo libro l'ho fortemente voluto subito dopo aver saputo della sua esistenza, soprattutto in seguito alla fantastica Trilogia delle Gemme della stessa scrittrice e di cui me ne sono innamorata (la consiglio vivamente, se amate l'urban-fantasy e qualche tocco di romanticismo e divertimento!).

Ritornando a "In verità è meglio mentire", questo è un libro molto corto (poco più di 200 pagine) rispetto ai "libroni" infiniti a cui sono abituata.
Premetto che ho deciso di leggerlo partendo dal fatto che sia di questa scrittrice che già conosco e, in qualche modo, sapevo che non mi avrebbe delusa. Una spinta in più è stata anche una frase sul retro del libro, dove citava a caratteri cubitali: "IL MIGLIORE ANTIDOTO CONTRO LA LUNA STORTA". e allora mi sono detta: "Ma è perfetto! Okay, leggiamolo!". Finendolo in soli 2-3 giorni.

Mi è piaciuta la divisione dei capitoli, niente numeri, ma citazioni varie, a seguire poi episodi che si alternavano tra il presente e i flash-back.

La protagonista parla sempre in prima persona, Carolin, ed è molto ironica e divertente, che trascrive le sue giornate in un diario, come "compito" per le sue sedute di terapia; ciò, da un semplice libro che era all'inizio, sembra trasformarsi in un diario.

Trama (direttamente dal libro): Quoziente intellettivo: 158, plurilaureata, brava musicista, una maga con i numeri, carina, un po' freak e... vedova a nemmeno trent'anni: Carolin trova la sua vita sia decisamente complicata e che la sua intelligenza rappresenti più che altro un impiccio nella ricerca della felicità. Ha abbandonato il fidanzato Leo per il padre di lui, Karl, uomo ben più affascinante e in grado di apprezzare la qualità di lei. Ma dopo cinque anni Karl muore improvvisamente lasciandola in un mare di guai, primi fra tutti una favolosa eredità di cui Carolin non sospettava l'esistenza, e un esercito di parenti infuriati che la rivendicano.
Fra pessime psicoterapeute, farmacisti sospettosi e avvocati minacciosi, Carolin cerca di superare il suo dolore, cavarsi fuori dai guai e, perché no?, trovare l'uomo giusto per lei a cui non importa se è «troppo» intelligente...

Ora si capisce perché forse è meglio mentire....