venerdì 26 aprile 2013

"Oltre le apparenze" - Charlotte Link



Premetto che di Charlotte Link, "Oltre le apparenze", non è il primo libro che leggo e devo dire che non mi ha delusa. Per la seconda volta sono rimasta piacevolmente sorpresa (precedentemente lessi "Nobody").

Charlotte è una fantastica scrittrice thriller, che porta il lettore a non finire mai di leggere i suoi scritti. Infatti, il libro psicothriller in questione l'ho letto in una settimana esatta (dedicandomi anche ad altro e leggendo di sera e qualche volta di pomeriggio).

"Oltre le apparenze" è diviso in date precise e dura, in questi termini, 3 mesi circa da fine ottobre a fine gennaio; ogni giornata datata racchiude svariati capitoli numerati che stanno a indicare vari episodi con diverse interazioni dei personaggi, tutti in un'unica giornata e in diverse zone dell'Inghilterra (Londra, la zona di Southend-on-Sea e la periferia di Manchester, oltre che altri paesini circostanti).

Inizialmente non capivo tutti questi capitoli all'interno di un unico grande, il quale finiva dopo tante tante pagine. Pensandoci, viene naturale dire che è logico, ma ci sono poi arrivata successivamente (con questo non dico che prima di averlo scoperto non avessi capito la storia) e constatai che organizzato così, il libro non appariva confusionario, anzi.

Parte tutto con un prologo di soli due paginette, lo stesso che fino alla fine del libro non appariva come collegamento a nessun episodio. Il prologo, invece, è la parte più importante, il tema motore di tutti gli sviluppi nel libro.
Per qualche capitolo si ha l'impressione di avere pezzi di svariate storie lasciate a metà, senza un inizio né una fine, senza nessun nesso una con l'altra. Il tutto arriva dopo.

Questi "non-nessi" sono un buon motivo per indurre il lettore a continuare, renderlo avido di sapere, ma possono essere anche un motivo a piantare il libro perché incomprensibile, in un certo senso. Da grande appassionata lettrice, è molto più probabile che qualunque persona a cui piaccia leggere non pianterebbe un libro soltanto perché composto da puzzle senza giusti incastri. È esattamente questo "Oltre le apparenze": un puzzle di pezzi tra loro non compatibili, ma se li si modella nel modo giusto, realizzeranno un perfetto rompicapo.

Quando si arriva alla fine, il solito duo vittima-colpevole potrebbe trasformarsi in vittima-vittima. Questione di punti di vista.

Trama (tratta dal libro): Osserva le vite degli altri. Osserva la vita delle donne. Le osserva e finge di vivere al loro fianco. Conosce tutto di loro mentre fugge da se stesso. Da osservatore si innamora di Gillian Ward, una donna in carriera, un matrimonio felice, una bellissima bambina, L'osservatore vive una perfetta e felice vita illusoria con lei, a distanza. Finché si accorge che niente è come sembra.
Intanto Londra è sconvolta da una serie di efferati omicidi. Le vittime sono donne, uccise in modo sadico. La polizia cerca uno psicopatico, un uomo che odia le donne, uno che le osserva...

Consiglio: mai fermarsi all'apparenza, mi raccomando!

Buona Lettura


Ps. Dimenticavo: unica ma grandissima pecca è tutta una serie di errori ortografici; parole scambiate tra loro o addirittura scritte sbagliate, la più ricorrente è "ricuperare". Se poi è giusto anche così, questo lo so solo adesso.